Il meschino


di Freccia di Granito

Freccia di Granito
06/12/2011

Io ho sessantatre anni e nell’ormai mia discretamente lunga vita ho incontrato decine, centinaia, migliaia di meschini. Come si può definire un meschino?
Beh, non certo con una sola parola. Già il termine meschino indica, in una sola volta, un’infinità di azioni, atteggiamenti mentali, comportamenti. Forse è molto meglio fare degli esempi.
Supponiamo (tanto proprio per dirne una) di considerare un impiegato alle prime armi. L’inpiegato, che per semplicità chiameremo Ugo (sì, prendiamo il personaggio Fantozzi, frutto del geniale attore e autore comico Paolo Villaggio). Ugo è un meschino. Lo è anche il personaggio di Villaggio, no?
Anzitutto Ugo è servizievole, lecchevole, verso i più potenti. Si prostra si rompe la schiena dalle gentilezze, con coloro dei quali ha bisogno per la sua carriera, per la sua attività. Dunque ecco individuata una prima caratteristica del meschino:

Il meschino è un autentico leccapiedi (ho evitato di citare l’altra parte anatomica che viene di solito menzionata, ma di maggior effetto, e cioè il meschino è un lecca c… Se in una stanza ci sono due potenti, il meschino non esiterà un attimo a chiedere scusa al meno potente e da lui si congederà per precipitarsi a leccare il lato B del più potente.

Il meschino è servile. Quanto più un personaggio è potente, tanto più il meschino è servile. Esiste una proporzionalità tra la intensità di servilismo del meschino e il potere del potente, secondo una formula matematica che potremmo indicare come: sdm = p*x
dove s = servilità
d = del
m = meschino
p = potente
* = moltiplicato
x è un valore numerico.
Se per esempio nella stessa stanza sono contemporaneamente presenti la persona p*3 e p*6 è chiaro che il servilismo del meschino (sdm) sarà doppio nei confronti della persona p*6.

Il meschino tende a prometterti mari e monti, ti adesca, magari con soldi, come il pescatore con la esca, e poi una volta che ti ha adescato riduce e modula il suo comportamento, e magari riduce la gentilezza, tanto ormai ti ha adescato. Ah, e riduce anche i soldi. Se si impegna a darti X in cambio di qualche cosa, anche quando tu gli hai consegnato tutto quello che devi consegnargli, lui riduce progressivamente le sue rate e quando arriva circa a un terzo di X, quel terzo non te lo da più. Non conclude mai i suoi impegni. Il meschino è infido e imbroglione.

Non meschino non ti cerca mai se non ha bisogno di te, ti trascura per mesi, ti ignora, ignora cosa sia la cortesia, la telefonata di cortesia, diciamo che ignora del tutto cosa significhi "galateo". Però non esita a romperti ripetutamente i corbelli se ha bisogno di te e ti telefona notte e giorno finché non ha ottenuto il suo scopo. Anche lo scopo più disonesto.

Il meschino è ipertimido (o si finge tale) per conquistarti, ma diventa arrogante e prepotente quando ha bisogno di te, magari per sfilarti dei beni, qualunque cosa essa sia, soldi eccetera.


Il meschino evita di fare troppa amicizia, perché vuole tenersi le mani libere per fregarti meglio e con meno scrupoli al momento opportuno.

Naturalmente il meschino manifesta la propria meschinità in diversi modi. Ad esempio c'è il meschino che chiede sempre prestiti e oggetti in prestito ma di suo non da mai nulla, neanche la sua disponibilità ad aiutare.
A tale proposito mi torna alla mente un mio compagno di scuola di un milione di anni fa. Ricordo bene che eravamo vicini di banco e qualche volta, durante un compito in classe, dato che lui era sempre bravissimo avendo una memoria da vero Pico della Mirandola, poteva succedere che gli chiedessi un suggerimento. Ebbene, mi rispondeva sempre, seccamente, che avrei dovuto studiare e impegnarmi di più.
Poi si faceva vivo per chiedermi in prestito i dischi, il giradischi e altri oggetti, che mi riportava indietro dopo mesi e mesi, completamente rovinati.
Un giorno, eravamo ormai all'Università, piombò da me, cioè a casa dei miei genitori, dove abitavo, per chiedermi un prestito in denaro, perché aveva sfasciato la macchina, gentile regalo dei genitori per il fatto di essersi iscritto all'Università. La cifra era esorbitante! Ovviamente non avevo la cifra che mi chiedeva e che sicuramente non avrei più rivisto. Con arroganza mi disse di chiedere ai miei genitori se potevano loro prestargli quei soldi. Eppure i suoi genitori erano incommensurabilmente più ricchi della nostra famiglia.

Conosco anche un super meschino al quale più o meno esplicitamente cerco di far capire che passerei con lui il Natale ma non gli passa perl'anticamera del cervello di trovarci (non dico a casa suma almeno assieme da qualche parte) elui glissa regolarmente tanti auguri di buone feste. Lui e sua moglie li ho ospitati nel passato sia in casa di mia madre in Romagna sia a Milano e nei dintorni (Badile) dove risiedevo. Per tutta riconoscenza evita di trascorrere con me anche soltanto 5 minuti di una di queste feste, ma la meschinità consiste nel fatto che non me lo dice apertamente: semplicemente EVITA: Io, che invecchiando peggioro di carattere, ho deciso quest'anno di non rispondere agli auguri. Anzi, non gli risponderò mai più, e ridurrò sempre più i miei rapporti con i meschini fino a portarli a ZERO. Questi sono i miei buoni propositi per il nuovo anno.